Cos’è un contratto

Analizzando la definizione contenuta nel citato art.1321 si deduce che il contratto è un rapporto necessariamente bilaterale o plurilaterale (elemento imprescindibile di qualsiasi tipo di contratto è dunque l’incontro delle volontà delle parti) avente la funzione di costituire (ossia incidere sulla situazione e sugli interessi delle parti), regolare (apportare cioè una qualsiasi modifica ad un rapporto già esistente), estinguere (porre fine a un rapporto preesistente) un accordo giuridico patrimoniale (i contratti hanno esclusivamente ad oggetto rapporti giuridici patrimoniali).

Il contratto è quindi la massima espressione dell’autonomia negoziale, che è a sua volta espressione dell’autonomia privata: lo spazio di libertà lasciato ai soggetti dall’ordinamento ed entro il quale possono regolare i propri interessi.

CCNL commercio 2014

Il rinnovo del CCNL commercio avviene solitamente ogni due anni, e il 25 novembre 2013 è iniziato il processo di rinnovo per l’anno 2014-2015. Il rinnovo del CCNL commercio 2014 si sta rivelando molto complesso a causa delle divergenze sorte tra le parti nei numerosi incontri che si sono tenuti da novembre ad oggi (giugno 2014).

I nodi principali del CCNL commercio 2014

I sindacati, Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs UIL, hanno presentato una piattaforma unitaria alla Confcommercio già dalla prima giornata di trattative. Grazie ad un documento unitario i sindacati hanno cercato di velocizzare il processo di trattativa in modo da arrivare ad una firma definitiva il prima possibile. Tuttavia la questione si è rivelata più complicata e, ad oggi, l’unico incontro significativo ha avuto luogo il 12 maggio, quando le parti si sono accordate su una impostazione di base del contratto collettivo nazionale. Ma nonostante ciò il rinnovo del CCNL commercio per il 2014-2015 sembra ancora lungo.

I temi caldi da affrontare sono vari, ma quello più delicato è sicuramente quello dell’aumento retributivo: i sindacati infatti pretendono un aumento dei minimi di retribuzione di 130 euro per il IV livello (in fondo alla pagina trovate la tabella completa degli inquadramenti retributivi).

Un altro punto importante che contribuisce al ritardo del rinnovo del CCNL commercio per il 2014 sono le modifiche dei vari livelli di inquadramento, necessari per inserire nuove figure professionali nate negli ultimi anni. Vi sono poi i nodi della stabilizzazione dell’occupazione e dell’aggiornamento delle misure di prevenzione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Gli inquadramenti retributivi

Tabella a: Artt. 111 comma 1 lett. a e 113 del CCNL. In questa tabella sono riportati gli inquadramenti retributivi di ciascun livello contrattuale dei lavoratori nel settore del commercio e dei servizi.

 

Inquadramento retributivo

Paga Base e Contingenza

Indennità di funzione

Totale retribuzione

Quadri

2.206,10

180

2.386,10

Primo livello

2.038,02

0

2.038,02

Secondo livello

1.830,47

0

1.830,47

Terzo livello

1.637,27

0

1.637,27

Quarto livello

1.483,68

0

1.483,68

Quinto livello

1.388,77

0

1.388,77

Sesto livello

1.297,98

0

1.297,98

Settimo livello

1.178,53

0

1.178,53

CCNL commercio

contratto commercio

Il contratto CCNL commercio è il CCNL più famoso in Italia e si rivolge al settore del commercio e del terziario. 

Il settore “commercio” e il “settore servizi”

A differenza dei CCNL metalmeccanici o CCNL colf, che delineano in modo molto chiaro il settore d’azione, il contratto commercio si dedica al terziario, un campo piuttosto vasto. Questo tipo di contratto collettivo è stato suddiviso a suo volta in due macrosettori, il settore commercio e il settore servizi. In questo modo si contribuisce a garantire una maggiore riconoscibilità alle aziende e ai lavoratori di ciascun settore e ad attribuire un’attenzione maggiore al commercio e ai servizi presi singolarmente.

Per quando riguarda il settore “commercio”, questo regola le seguenti attività:

  • Dettaglio/ingrosso tradizionale;
  • Distribuzione moderna e organizzata;
  • Importazione, commercializzazione e assistenza veicoli;
  • Ausiliari del commercio e commercio con l’estero.

Il settore “servizi” invece si occupa di disciplinare:

  • ICT;
  • Servizi alle imprese/alle organizzazioni, servizi di rete, servizi alle persone;
  • Ausiliari dei servizi.

Parti del CCNL commercio

In tutti i CCNL le parti del contratto sono le associazioni sindacali e le associazioni rappresentative dei datori di lavoro.

Nel CCNL commercio queste associazioni sono nello specifico:

  • La Confederazione Generale Italiana del Commercio, del Turismo, dei Servizi, delle Professioni e delle P.M.I.
  • Federazione Italiana Lavoratori Commercio, Turismo e Servizi (FILCAMSCGIL)
  • Federazione Italiana Sindacati Addetti Servizi Commerciali Affini e del Turismo (FISASCAT-CISL)
  • L’Unione Italiana Lavoratori Turismo Commercio e Servizi (UILTUCS-UIL)

Somministrazione a tempo determinato

Il contratto di somministrazione a tempo determinato può essere svolto a condizioni ancora più stringenti rispetto al contratto di somministrazione a tempo indeterminato.

Quando si usa il contratto di somministrazione a tempo determinato?

Questa infatti può essere valida soltanto per motivi di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo. Ad esempio si utilizza quando in un’azienda si trova a corto di manodopera in presenza di periodi di picchi di produttività, o in occasione delle attività di lavoro stagionali o di sostituzioni di lavoratori assenti per malattia, ferie ecc.

È bene specificare tuttavia, che questo tipo di contratto di somministrazione è sempre vietato se utilizzato per sostituire lavoratori in sciopero.

Nel contratto di somministrazione a tempo determinato è possibile non specificare la causa del contratto in particolari casi:

  • se si tratta del primo incarico del lavoratore nei confronti dell’utilizzatore, a patto che questo non superi i dodici mesi
  • se i lavoratori interessati dal contratto di somministrazione sono lavoratori in mobilità, svantaggiati o percettori di ammortizzatori sociali da almeno sei mesi

Caratteristiche del contratto di somministrazione a tempo determinato

Al contratto di somministrazione a tempo determinato, si applicano tutte le regole tipiche del contratto a tempo determinato. Vi sono solo alcune differenze:

  • il somministratore può concludere più contratti a termine con il lavoratore senza il rispetto di alcun intervallo di tempo
  • gli obblighi di  informazione e formazione hanno una disciplina specifica per la somministrazione
  • i limiti percentuali di stipulazione di contratti a termine non si applicano alla somministrazione, poiché l’utilizzatore potrebbe anche avvalersi esclusivamente di questo tipo di contratto per la sua attività lavorativa

Per l’utilizzatore è sempre possibile assumere il lavoratore allo scadere del contratto di somministrazione a tempo determinato, se una clausola del contratto lo impedisce, questa è lecita solo se prevede un congruo indennizzo.

 Modello di contratto di somministrazione a tempo determinato

 

Somministrazione a tempo indeterminato

Nel contratto di somministrazione a tempo indeterminato, o contratto in staff leasing i lavoratori prestano i loro servizi a favore dell’utilizzatore senza un limite di tempo definito. In questo tipo di contratto di somministrazione, il tempo indeterminato viene applicato solo per particolari attività indicate dalla legge o dai CCNL.

Come si stipula il contratto di somministrazione a tempo indeterminato?

Questo tipo di contratto di lavoro può essere stipulato in varie occasioni, per esempio alcuni settori in cui può essere impiegato sono:

  • Servizi di consulenza e assistenza nel settore informatico
  • Servizi di pulizia, custodia, portineria
  • Servizi di cura e assistenza alla persona e di sostegno alla famiglia 
  • Servizi di trasporto di persone, macchinari e merci
  • Gestione di biblioteche, parchi, musei, archivi e magazzini
  • Consulenza direzionale, assistenza alla certificazione, programmazione delle risorse, sviluppo organizzativo e cambiamento, gestione del personale, ricerca e selezione del personale
  • Marketing, analisi di mercato, organizzazione della funzione commerciale
  • Gestione di call-center

Se si presentano dei periodi in cui l’utilizzatore non richiede la collaborazione del lavoratore, questi rimane a disposizione del somministratore, e riceve da questi una somma chiamata indennità di disponibilità.

Modello di contratto di somministrazione a tempo indeterminato

 

Agenzie per il lavoro

Per somministratore si intende quel soggetto che agisce da tramite tra l’utilizzatore (chi richiede la prestazione di lavoro) e il lavoratore (quello che la svolge). Di fatto il somministratore assume il lavoratore, e a fronte di una richiesta specifica dell’utilizzatore fa in modo di fare incontrare le due necessità.

Le Agenzie per il lavoro

All’interno dei nuovi contratti di somministrazione, i soggetti somministratori di lavoro sono le cosiddette Agenzie per il lavoro, che sostituiscono da qualche anno le agenzie interinali. I soggetti prettamente somministratori sono tuttavia solo alcuni tipi di Agenzia per il lavoro. Il somministratorePer essere autorizzate a svolgere le loro attività, le Agenzie per il lavoro devono contribuire al finanziamento del Fondo per la formazione e l’integrazione del reddito previsto dal D. Lgs. 276/2003. La contribuzione di ogni Agenzia deve essere proporzionata al livello di retribuzione del personale in somministrazione. Devono inoltre essere iscritte in un apposito albo delle Agenzie per il lavoro istituito presso il Ministero del Lavoro. All’interno di questo albo sono previste 5 sezioni, che diversificano le attività delle Agenzie per il lavoro, le prime due possono considerarsi soggetti somministratori a tutti gli effetti:

  • sezione I: agenzie di somministrazione di tipo generalista, cioè abilitate allo svolgimento di tutte le forme di somministrazione a tempo determinato e indeterminato;
  • sezione II: agenzie di somministrazione di lavoro di tipo specialista, cioè abilitate a svolgere esclusivamente una delle attività specifiche di somministrazione a tempo indeterminato;
  • sezione III: agenzie di intermediazione;
  • sezione IV: agenzie di ricerca e selezione del personale;
  • sezione V: agenzie di supporto alla ricollocazione professionale.

Le università pubbliche e private e le fondazioni universitarie possono operare come soggetti somminstratori anche se non iscritti all’albo. Alcuni soggetti pubblici sono invece soggetti a particolari facilitazioni per l’ottenimento dell’autorizzazione, come:

  • i Comuni – le Provincie
  • gli Istituti di scuola secondaria di secondo grado, pubblici o paritari
  • le Associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori più rappresentative, firmatarie del contratto collettivo nazionale
  • Enti Bilaterali
  • Ordine nazionale dei consulenti del lavoro

Contratto di locazione commerciale

Il contratto di locazione commerciale viene utilizzato ogni qual volta il tipo di locazione non sia una locazione ad uso abitativo. Pertanto, si applica per la locazione di immobili utili ad attività industriali, commerciali, professionali, turistiche, religiose ecc. Spesso, per inidicare questo tipo di contratto di locazione si parla infatti di contratto di locazione ad uso non abitativo. La durata del contratto di locazione commerciale è di almeno sei anni, che salgono a nove se si tratta di attività alberghiere o teatrali, e si rinnova tacitamente alla scadenza di questi periodi. La legge italiana non prevede un obbligo di stipulare il contratto di locazione commerciale in forma scritta, questa è richiesta soltanto in funzione probatoria.

La locazione commerciale stagionale e transitoria

Anche nel contratto di locazione commerciale sono previste delle possibilità di diversificare il trattamento di locazione, nate proprio per le necessità proprie della natura del bene locato. 

  • Il contratto di locazione commerciale transitorio o stagionale. In questo tipo di contratto si può scegliere di apporre un termine più breve alla scadenza del contratto, a seconda del tipo di attività svolta dal conduttore.
  • Il contratto di locazione commerciale stagionale, contratto in cui le parti si impegnano a far valere il contratto di locazione solo per un periodo di tempo ogni anno. L’esempio più diffuso può essere quello dell’attività alberghiera, se questo viene utilizzato solo per determinati periodi dell’anno.

Il recesso nel contratto di locazione commerciale

Il recesso in questo tipo di contratto di locazione deve essere notificato dalla parte che intende recedere almeno dodici mesi prima della scadenza del contratto, per i contratti in scadenza dopo nove anni il termine si sposta a diciotto mesi. Nel caso sia il locatore a voler recedere, le condizioni sono più stringenti: può recedere solo se ha intenzione di cambiare destinazione dell’immobile locato, adibendolo ad abitazione principale per sé o per il coniuge o per i parenti entro il secondo grado in linea retta, oppure se intende demolire, ristrutturare o restaurare l’immobile in modo tale da non permettere la permanenza del conduttore. 

 Modello di locazione commerciale

 

Contratto a canone concordato

Il contratto a canone concordato è un tipo di contratto di locazione che prevede un canone inferiore al normale canone di locazione. In questo caso i soggetti principali sono i comuni da una parte e le associazioni rappresentative dei locatori e dei conduttori dall’altra. In questo caso, il canone di locazione viene stabilito individuando un limite minimo e uno massimo a seconda della tipologia delle abitazioni e della loro ubicazione.

Contratto a canone concordato o ad uso abitativo?

Le particolarità del contratto a canone concordato rispetto a un contratto di locazione ad uso abitativo tradizionale sono due. Una è la sua durata: si tratta di un contratto di locazione valido per 3 anni che si rinnova automaticamente per altri 2. Un’altra  è rappresentata dai benefici che questo tipo di contratto di locazione può apportare in termini di risparmio, sia al locatore che al conduttore. In generale, questi risparmi sono dovuti ad una riduzione delle imposte che normalmente locatore e conduttore sono obbligati a versare.

Benefici per i locatori

  • Il pagamento dell’imposta di registro si attesta al 1,4% del canone annuo, anziché al 2%
  • L’imponibile Irpef si riduce del 66,5% rispetto all’85% del canone di locazione tradizionale
  • Se si sceglie di utilizzare lo strumento della cedolare secca, l’aliquota Irpef viene annullata, e l’aliquota unica viene ridotta al 10%, anziché il 21% del normale contratto di locazione ad uso abitativo, a seguito del recento “Piano casa” del governo Renzi.
  • Inoltre, a discrezione dei comuni, è possibile ricevere una riduzione dell’Imu a seguito della stipula del contratto a canone concordato

Benefici per i conduttori

Per i conduttori sono previsti i seguenti benefici:

  • Riduzioni fiscali sulla dichiarazione dei redditi. Nello specifico 495,80 euro (se il reddito complessivo che non supera  15.493,71 euro), e 247,90 euro (se il reddito complessivo giunge fino a 30.987,41 euro)
  • Riduzione del 30% sulla parte dell’imposta di reddito che il conduttore è tenuto a pagare

Il contratto di locazione ad uso transitorio

Il contratto di locazione ad uso transitorio viene disciplinato appositamente per far fronte ad alcune esigenze specifiche del locatore e del conduttore. Il locatore ad esempio potrebbe necessitare di un contratto di affitto più breve, perché dopo alcuni mesi dovrà tornarne in possesso. Anche il conduttore da parte sua potrebbe preferire un contratto di locazione meno impegnativo rispetto ad un contratto di locazione ordinario, per esigenze di studio o di lavoro.  Per questo motivo l’ordinamento italiano prevede delle leggi specifiche che permettono la stipula di un contratto di locazione ad uso transitorio. Le norme in questione sono i decreti ministeriali del 30 Dicembre 2002 e dell’8 Giugno 2006. Questi decreti comprendono i criteri per stabilire il canone di locazione. E stabiliscono inoltre la durata di questo tipo di contratto di locazione:  da un minimo di uno a un massimo di diciotto mesi.

Il contratto di locazione per studenti

Il contratto di locazione per studenti è analogo in tutto e per tutto al contratto di locazione ad uso transitorio, l’unica differenza sta proprio nella durata. In questo caso infatti il contratto è prorogabile per un massimo di altri di diciotto mesi. La durata massima di un contratto per studenti si attesta dunque a 36 mesi. In questo caso, inoltre, le norme prevedono la possibilità di promuovere l’utilizzo di questo contratto di locazione da parte dei comuni e degli enti locali in cui abbia sede una università o una sede di studi distaccata. Hanno diritto di partecipare alla stipula di questi accordi le associazioni studentesche, cooperative ed enti no profit operanti nel settore universitario.

 

Contratto di locazione ad uso abitativo

Il contratto di locazione ad uso abitativo è il contratto di locazione maggiormente utilizzato, perchè comprende i casi di locazione più diffusi. Questo tipo di contratto di locazione regola i rapporti tra il locatore, che si impegna a lasciare temporaneamente libero un immobile e a garantirne il godimento, e il conduttore, che invece si impegna a corrispondere un canone di locazione periodico al beneficiario (il proprietario o locatore).

Contratto di affitoIl contratto di locazione ad uso abitativo ordinario

In genere, i contratti di locazione ad uso abitativo durano quattro anni, rinnovabili per altri quattro e possono stipurarli sia persone fisiche che persone giuridiche. Se la disdetta non viene comunicata espressamente almeno sei mesi prima della scadenza naturale, il contratto di locazione di considera tacitamente rinnovato. In questi casi si parla di contratto di locazione ad uso abitativo ordinario, e per quanto riguarda ad esempio gli istituti della risoluzione del contratto di locazione e della registrazione del contratto di locazione, si considera come un contratto di locazione generale. Sono invece previsti dei tipi di contratti di locazione ad uso abitativo che sottostanno a regole differenti, il più importante è il contratto di locazione ad uso transitorio, che al suo interno comprende il contratto di locazione per studenti.  

Modello di contratto di locazione ad uso abitativo