Contratto a canone concordato

Il contratto a canone concordato è un tipo di contratto di locazione che prevede un canone inferiore al normale canone di locazione. In questo caso i soggetti principali sono i comuni da una parte e le associazioni rappresentative dei locatori e dei conduttori dall’altra. In questo caso, il canone di locazione viene stabilito individuando un limite minimo e uno massimo a seconda della tipologia delle abitazioni e della loro ubicazione.

Contratto a canone concordato o ad uso abitativo?

Le particolarità del contratto a canone concordato rispetto a un contratto di locazione ad uso abitativo tradizionale sono due. Una è la sua durata: si tratta di un contratto di locazione valido per 3 anni che si rinnova automaticamente per altri 2. Un’altra  è rappresentata dai benefici che questo tipo di contratto di locazione può apportare in termini di risparmio, sia al locatore che al conduttore. In generale, questi risparmi sono dovuti ad una riduzione delle imposte che normalmente locatore e conduttore sono obbligati a versare.

Benefici per i locatori

  • Il pagamento dell’imposta di registro si attesta al 1,4% del canone annuo, anziché al 2%
  • L’imponibile Irpef si riduce del 66,5% rispetto all’85% del canone di locazione tradizionale
  • Se si sceglie di utilizzare lo strumento della cedolare secca, l’aliquota Irpef viene annullata, e l’aliquota unica viene ridotta al 10%, anziché il 21% del normale contratto di locazione ad uso abitativo, a seguito del recento “Piano casa” del governo Renzi.
  • Inoltre, a discrezione dei comuni, è possibile ricevere una riduzione dell’Imu a seguito della stipula del contratto a canone concordato

Benefici per i conduttori

Per i conduttori sono previsti i seguenti benefici:

  • Riduzioni fiscali sulla dichiarazione dei redditi. Nello specifico 495,80 euro (se il reddito complessivo che non supera  15.493,71 euro), e 247,90 euro (se il reddito complessivo giunge fino a 30.987,41 euro)
  • Riduzione del 30% sulla parte dell’imposta di reddito che il conduttore è tenuto a pagare

Il canone di locazione

Il canone di locazione è una somma stabilita al momento della stipula del contratto di locazione che il conduttore si obbliga a versare al locatore allo scadere del periodo pattuito. Solitamente, quando si tratta di immobili, conduttore e locatore specificano le varie componenti del corrispettivo dovuto. Non necessariamente il corrispettivo è in denaro, nel caso di contratti di locazione di terreni agricoli il locatore potrebbe cheidere parte del raccolto come canone di locazione. canone di locazione

Le parti del canone di locazione

Sempre per quanto riguarda gli immobili, nonostante lo si percepisca come un’unica cifra, il canone di locazione è composto da tre fattori:

  • Il corrispettivo annuo, cioè il prezzo stabilito per il pagamento totale della locazione.
  • Le spese annue, invece, comprendono tutte le somme legate agli oneri non direttamente legati all’abitazione: compenso del portiere, manutenzione dell’ascensore, riscaldamento ecc.
  • La rata pattuita, infine, è quella cifra da pagare a ogni scadenza specificata al momento della stipula del contratto di locazione, ed è nient’altro che la somma delle due componenti appena viste divisa per il numero delle rate annue previste (dodici se il pagamento è mensile, quattro se è quadrimestrale e così via).