L’istituto del CCNL (sigla che sta per contratto collettivo nazionale del lavoro) svolge un ruolo fondamentale nel nostro paese in quanto nasce dall’esigenza di regolare in linea di massima tutti i tipi di contratto di lavoro subordinato, in modo che lavoratori e datori di lavoro siano obbligati per legge a rispettare determinate regole al momento della stipula del contratto di lavoro individuale.
Quanti tipi di CCNL esistono?
Esistono vari tipi di CCNL, a seconda della categoria che regolano: il più famoso è sicuramente il CCNL commercio che regola i contratti di lavoro per chi agisce nell’ambito del commercio e del terziario in generale. Quali altri tipi di CCNL esistono nel nostro paese? I contratti nazionali del lavoro italiani sono moltissimi, i più conosciuti sono
- Il contratto CCNL commercio per il terziario e commercio
- Il CCNL colf per i lavoratori occupati nell’area dei servizi familiari
- Il CCNL metalmeccanici per chi opera nel settore metalmeccanico
- Il CCNL scuola (statale) si applica a tutto il personale indeterminato e determinato
- Il CCNL turismo per gli operatori del settore turistico
- Il CCNL studi professionali si rivolge ai dipendenti degli studi professionali
Pertanto ogni contratto collettivo viene stipulato dalle associazioni rappresentative dei lavoratori da un lato (i sindacati di categoria), e dalle associazioni dei datori di lavoro dall’altro.
Le finalità del contratto nazionale del lavoro sono dunque quelle di determinare il contenuto essenziale dei contratti individuali di lavoro in un certo settore (commercio, industria metalmeccanica, industria chimica, ecc.), sia per quanto concerne l’aspetto economico (retribuzione, trattamenti di anzianità) che quello normativo (disciplina dell’orario, qualifiche e mansioni, stabilità del rapporto, ecc.).