Somministrazione a tempo indeterminato

Nel contratto di somministrazione a tempo indeterminato, o contratto in staff leasing i lavoratori prestano i loro servizi a favore dell’utilizzatore senza un limite di tempo definito. In questo tipo di contratto di somministrazione, il tempo indeterminato viene applicato solo per particolari attività indicate dalla legge o dai CCNL.

Come si stipula il contratto di somministrazione a tempo indeterminato?

Questo tipo di contratto di lavoro può essere stipulato in varie occasioni, per esempio alcuni settori in cui può essere impiegato sono:

  • Servizi di consulenza e assistenza nel settore informatico
  • Servizi di pulizia, custodia, portineria
  • Servizi di cura e assistenza alla persona e di sostegno alla famiglia 
  • Servizi di trasporto di persone, macchinari e merci
  • Gestione di biblioteche, parchi, musei, archivi e magazzini
  • Consulenza direzionale, assistenza alla certificazione, programmazione delle risorse, sviluppo organizzativo e cambiamento, gestione del personale, ricerca e selezione del personale
  • Marketing, analisi di mercato, organizzazione della funzione commerciale
  • Gestione di call-center

Se si presentano dei periodi in cui l’utilizzatore non richiede la collaborazione del lavoratore, questi rimane a disposizione del somministratore, e riceve da questi una somma chiamata indennità di disponibilità.

Modello di contratto di somministrazione a tempo indeterminato

 

Contratto a tempo indeterminato

Il contratto a tempo indeterminato è quel tipo di contratto di lavoro subordinato con cui il lavoratore si impegna, a fronte del pagamento di una retribuzione, a prestare la propria attività lavorativa a favore del datore di lavoro, a tempo indeterminato, cioè senza vincolo di durata.

Caratteristiche di un contratto a tempo indeteterminato

Il contratto a tempo indeterminato deve essere redatto in forma scritta e contenere tutte le principali informazioni sul rapporto di lavoro, che troviamo in gran parte anche nel contratto a tempo determinato e nel contratto di apprendistato:

  • Le attività lavorative richieste al lavoratore;
  • Il livello e la qualifica attribuita al lavoratore;
  • La data di inizio del rapporto di lavoro;
  • L’eventuale durata del periodo di prova;
  • L’importo iniziale della retribuzione e i relativi elementi costitutivi
  • Il luogo e l’orario di lavoro;
  • I giorni di ferie e le ore di permesso;
  • I termini del preavviso in caso di recesso dal contratto a tempo indeterminato.

È possibile che il contratto individuale, per alcune informazioni, rimandi al CCNL (contratto collettivo nazionale) di riferimento. Consulta il nostro modello di contratto a tempo indeterminato per analizzare le parti di cui si compone.

Periodo di prova nel contratto a tempo indeterminato

Il periodo di prova, che serve ad entrambe le parti per valutare la convenienza del rapporto di lavoro, e la relativa durata sono normalmente stabiliti dai relativi contratti collettivi nazionali, entro la durata massima fissata dalla legge di sei mesi. Il lavoratore ha diritto anche nel periodo di prova di percepire una retribuzione non inferiore a quella prevista dal contratto collettivo di categoria.

 

Contratto di lavoro subordinato

Il contratto di lavoro subordinato riguarda tutti i casi in cui vi sono un datore di lavoro e un lavoratore dipendente. Nello specifico, il datore di lavoro assume un dipendente, e gli garantisce una retribuzione in cambio di una prestazione di lavoro intellettuale o fisica. Nel contratto di lavoro subordinato rientrano la maggior parte di tutti i contratti di lavoro. Le parti coinvolte sono quindi due: il datore di lavoro e il prestatore di lavoro.

Tipi di contratto di lavoro

contratto_lavoro_subordinato

Il contratto di lavoro subordinato può essere un contratto a tempo determinato o un contratto a tempo indeterminato. A loro volta questi possono essere un full-time o un contratto part time.

Di seguito elenchiamo gli altri tipi di contratto di lavoro subordinato:

  • Contratto a domicilio
  • Contratto in cooperativa
  • Contratto ripartito
  • Contratto intermittente
  • Contratto di somministrazione lavoro
  • Contratto di inserimento

 Come accennato in precedenza, tutti questi vengono generalmente regolati dal CCNL: il contratto collettivo nazionale.

Recesso nel contratto a tempo indeterminato

Il recessoPoiché il contratto a tempo indeterminato non ha un termine di durata, perché si risolva è necessario un atto di recesso. Il recesso dal contratto deve avvenire in forma scritta e può essere concordato dalle parti, scelto dal lavoratore (dimissioni) o scelto dal datore di lavoro (licenziamento). Il datore di lavoro può procedere con il licenziamento per giusta causa solo in caso di gravi azioni commesse dal lavoratore che non permettano lo svolgersi della normale attività, come ad esempio il mancato rispetto degli obblighi del lavoratore. Il licenziamento può avvenire anche per un giustificato motivo oggettivo (ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al suo regolare funzionamento) o un giustificato motivo soggettivo (inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore di lavoro). Il lavoratore, invece, è libero di dare le dimissioni senza doversi giustificare. Sia in caso di licenziamento (tranne che per giusta causa) sia in caso di dimissioni, chi decide di interrompere il contratto di lavoro deve dare un preavviso all’altro soggetto coinvolto. La durata del preavviso viene stabilita dai rispettivi CCNL.