Per cercare lavoro, affidatevi a Bakeca

Lavorare è essenziale per vivere: ci permette di mantenerci, di pagare le spese e di soddisfare i nostri desideri, come viaggiare per il mondo, acquistare un oggetto che ci piace o andare ad un concerto. Il lavoro deve, quindi, garantirci una stabilità economica, ma è importante anche che ci appaghi, ci soddisfi e che ci piaccia.

A causa della crisi economica che attualmente stiamo vivendo, trovare un impiego non è molto semplice, ma neanche impossibile: bisogna avere pazienza, pensare positivo e sfruttare tutte le risorse che si hanno a disposizione. Cercare lavoro è un lavoro a sua volta, perché richiede molto impegno e buona volontà.

Chi vuole trovare lavoro può intraprendere diverse strade: può rivolgersi alle agenzie interinali, può contattare direttamente le aziende che operano nell’ambito di suo interesse, può spargere la voce fra conoscenti, amici e parenti oppure può accendere il computer e andare sul sito di Bakeca.

Bakeca è il sito di annunci gratuiti provenienti da tutta Italia e appartenenti a varie categorie, dalla vendita di auto e moto alle offerte di lavoro.

Nella homepage di Bakeca trovate tre campi di ricerca da completare con le informazioni inerenti la vostra ricerca.

Nel box di sinistra dovete inserire il lavoro che state cercando.

Nel box centrale è necessario scegliere la categoria a cui appartiene la vostra ricerca, quindi selezionate dal menù a tendina la voce formazione e poi cliccate su una delle seguenti sottocategorie, a seconda delle vostre esigenze: offerte di lavoro; hostess – modelli – attori; lavoro indipendente – telelavoro; candidati in cerca di lavoro e tutto lavoro.

Nel box di destra dovete inserire la città o la località in cui cercate impiego, al fine di circoscrivere la ricerca alla zona di vostro interesse.

A questo punto potete visualizzare tutti i risultati disponibili e selezionare le inserzioni che più vi interessano.

Ora che sapete dove cercare lavoro, potete dare il via alla vostra ricerca su Bakeca.

Contratto part time misto

Il contratto part time è un tipo di contratto di lavoro che si divide in tre tipologie:

Cos’è il contratto part time misto

L’art. 1 del D. Lgs. 61/2000 stabilische che l’apporto di lavoro del contratto part time di tipo misto è “quello che si svolge secondo una combinazione tra il contratto part time orizzontale e il contratto part time verticale.

Come funziona il contratto part time misto

Quando il contratto part time è misto comprende elementi del contratto part time verticale e del contratto part time orizzontale. E’ importante che in questo tipo di contratto di lavoro siano specificati:

  • La durata della prestazione lavorativa (salva la possibilità di apporre le c.d. “clausole elastiche”);
  • La collocazione temporale dell’orario, con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all’anno (salva la possibilità di apporre le c.d. “clausole flessibili”).

Modello di contratto part time

Contratto part time verticale

Oltre al contratto part time orizzontale e al contratto part time misto, esiste una terza tipologia di contratto di lavoro part time: il contratto part time verticale.

Cos’è il contratto part time verticale?

Secondo l’art. 1 del D. Lgs. 61/2000 il contratto part time di tipo verticale è “quello in relazione al quale risulti previsto che l’attività lavorativa sia svolta a tempo pieno, ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese o dell’anno”.

Contratto part time verticale o orizzontale ?

Si definisce un contratto part time verticale quando sono previsti dei periodi di lavoro a tempo pieno solo per alcuni periodi predeterminati. Ad esempio, si prevede che il lavoratore debba lavorare le stesse ore di un assunto full time ma solo per tre giorni alla settimana, o per sei mesi all’anno, e così via. Scarica il nostro modello di contratto part-time e consulare questo tipo di contratto part time.

Modello di contratto part-time

Contratto part time orizzontale

Insieme al contratto part time verticale e al contratto part time misto, il contratto part time orizzontale è un tipo di contratto di lavoro part time con caratteristiche precise sulla ripartizione delle ore lavorative.

Cos’è il contratto part time orizzontale

L’art. 1 del D. Lgs. 61/2000 definisce le tre tipologie di contratto part time e stabilisce che il rapporto di lavoro a tempo parziale orizzontale è “quello in cui la riduzione di orario rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all’orario normale giornaliero di lavoro”.

Differenze tra part time orizzontale e verticale

Si parla di contratto part time orizzontale quando la riduzione dell’orario di lavoro si basa sul monte giornaliero di ore lavorate. Ad esempio, se il contratto di lavoro prevede otto ore giornaliere per il tempo pieno, si stabiliranno quattro ore giornaliere per un contratto part time.  Puoi consultare il nostro modello di contratto part-time per vedere com’è fatto il contratto che stai per stipulare.

Modello di contratto part-time

 

CCNL commercio 2014

Il rinnovo del CCNL commercio avviene solitamente ogni due anni, e il 25 novembre 2013 è iniziato il processo di rinnovo per l’anno 2014-2015. Il rinnovo del CCNL commercio 2014 si sta rivelando molto complesso a causa delle divergenze sorte tra le parti nei numerosi incontri che si sono tenuti da novembre ad oggi (giugno 2014).

I nodi principali del CCNL commercio 2014

I sindacati, Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs UIL, hanno presentato una piattaforma unitaria alla Confcommercio già dalla prima giornata di trattative. Grazie ad un documento unitario i sindacati hanno cercato di velocizzare il processo di trattativa in modo da arrivare ad una firma definitiva il prima possibile. Tuttavia la questione si è rivelata più complicata e, ad oggi, l’unico incontro significativo ha avuto luogo il 12 maggio, quando le parti si sono accordate su una impostazione di base del contratto collettivo nazionale. Ma nonostante ciò il rinnovo del CCNL commercio per il 2014-2015 sembra ancora lungo.

I temi caldi da affrontare sono vari, ma quello più delicato è sicuramente quello dell’aumento retributivo: i sindacati infatti pretendono un aumento dei minimi di retribuzione di 130 euro per il IV livello (in fondo alla pagina trovate la tabella completa degli inquadramenti retributivi).

Un altro punto importante che contribuisce al ritardo del rinnovo del CCNL commercio per il 2014 sono le modifiche dei vari livelli di inquadramento, necessari per inserire nuove figure professionali nate negli ultimi anni. Vi sono poi i nodi della stabilizzazione dell’occupazione e dell’aggiornamento delle misure di prevenzione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Gli inquadramenti retributivi

Tabella a: Artt. 111 comma 1 lett. a e 113 del CCNL. In questa tabella sono riportati gli inquadramenti retributivi di ciascun livello contrattuale dei lavoratori nel settore del commercio e dei servizi.

 

Inquadramento retributivo

Paga Base e Contingenza

Indennità di funzione

Totale retribuzione

Quadri

2.206,10

180

2.386,10

Primo livello

2.038,02

0

2.038,02

Secondo livello

1.830,47

0

1.830,47

Terzo livello

1.637,27

0

1.637,27

Quarto livello

1.483,68

0

1.483,68

Quinto livello

1.388,77

0

1.388,77

Sesto livello

1.297,98

0

1.297,98

Settimo livello

1.178,53

0

1.178,53

CCNL commercio

contratto commercio

Il contratto CCNL commercio è il CCNL più famoso in Italia e si rivolge al settore del commercio e del terziario. 

Il settore “commercio” e il “settore servizi”

A differenza dei CCNL metalmeccanici o CCNL colf, che delineano in modo molto chiaro il settore d’azione, il contratto commercio si dedica al terziario, un campo piuttosto vasto. Questo tipo di contratto collettivo è stato suddiviso a suo volta in due macrosettori, il settore commercio e il settore servizi. In questo modo si contribuisce a garantire una maggiore riconoscibilità alle aziende e ai lavoratori di ciascun settore e ad attribuire un’attenzione maggiore al commercio e ai servizi presi singolarmente.

Per quando riguarda il settore “commercio”, questo regola le seguenti attività:

  • Dettaglio/ingrosso tradizionale;
  • Distribuzione moderna e organizzata;
  • Importazione, commercializzazione e assistenza veicoli;
  • Ausiliari del commercio e commercio con l’estero.

Il settore “servizi” invece si occupa di disciplinare:

  • ICT;
  • Servizi alle imprese/alle organizzazioni, servizi di rete, servizi alle persone;
  • Ausiliari dei servizi.

Parti del CCNL commercio

In tutti i CCNL le parti del contratto sono le associazioni sindacali e le associazioni rappresentative dei datori di lavoro.

Nel CCNL commercio queste associazioni sono nello specifico:

  • La Confederazione Generale Italiana del Commercio, del Turismo, dei Servizi, delle Professioni e delle P.M.I.
  • Federazione Italiana Lavoratori Commercio, Turismo e Servizi (FILCAMSCGIL)
  • Federazione Italiana Sindacati Addetti Servizi Commerciali Affini e del Turismo (FISASCAT-CISL)
  • L’Unione Italiana Lavoratori Turismo Commercio e Servizi (UILTUCS-UIL)

Somministrazione a tempo determinato

Il contratto di somministrazione a tempo determinato può essere svolto a condizioni ancora più stringenti rispetto al contratto di somministrazione a tempo indeterminato.

Quando si usa il contratto di somministrazione a tempo determinato?

Questa infatti può essere valida soltanto per motivi di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo. Ad esempio si utilizza quando in un’azienda si trova a corto di manodopera in presenza di periodi di picchi di produttività, o in occasione delle attività di lavoro stagionali o di sostituzioni di lavoratori assenti per malattia, ferie ecc.

È bene specificare tuttavia, che questo tipo di contratto di somministrazione è sempre vietato se utilizzato per sostituire lavoratori in sciopero.

Nel contratto di somministrazione a tempo determinato è possibile non specificare la causa del contratto in particolari casi:

  • se si tratta del primo incarico del lavoratore nei confronti dell’utilizzatore, a patto che questo non superi i dodici mesi
  • se i lavoratori interessati dal contratto di somministrazione sono lavoratori in mobilità, svantaggiati o percettori di ammortizzatori sociali da almeno sei mesi

Caratteristiche del contratto di somministrazione a tempo determinato

Al contratto di somministrazione a tempo determinato, si applicano tutte le regole tipiche del contratto a tempo determinato. Vi sono solo alcune differenze:

  • il somministratore può concludere più contratti a termine con il lavoratore senza il rispetto di alcun intervallo di tempo
  • gli obblighi di  informazione e formazione hanno una disciplina specifica per la somministrazione
  • i limiti percentuali di stipulazione di contratti a termine non si applicano alla somministrazione, poiché l’utilizzatore potrebbe anche avvalersi esclusivamente di questo tipo di contratto per la sua attività lavorativa

Per l’utilizzatore è sempre possibile assumere il lavoratore allo scadere del contratto di somministrazione a tempo determinato, se una clausola del contratto lo impedisce, questa è lecita solo se prevede un congruo indennizzo.

 Modello di contratto di somministrazione a tempo determinato

 

Somministrazione a tempo indeterminato

Nel contratto di somministrazione a tempo indeterminato, o contratto in staff leasing i lavoratori prestano i loro servizi a favore dell’utilizzatore senza un limite di tempo definito. In questo tipo di contratto di somministrazione, il tempo indeterminato viene applicato solo per particolari attività indicate dalla legge o dai CCNL.

Come si stipula il contratto di somministrazione a tempo indeterminato?

Questo tipo di contratto di lavoro può essere stipulato in varie occasioni, per esempio alcuni settori in cui può essere impiegato sono:

  • Servizi di consulenza e assistenza nel settore informatico
  • Servizi di pulizia, custodia, portineria
  • Servizi di cura e assistenza alla persona e di sostegno alla famiglia 
  • Servizi di trasporto di persone, macchinari e merci
  • Gestione di biblioteche, parchi, musei, archivi e magazzini
  • Consulenza direzionale, assistenza alla certificazione, programmazione delle risorse, sviluppo organizzativo e cambiamento, gestione del personale, ricerca e selezione del personale
  • Marketing, analisi di mercato, organizzazione della funzione commerciale
  • Gestione di call-center

Se si presentano dei periodi in cui l’utilizzatore non richiede la collaborazione del lavoratore, questi rimane a disposizione del somministratore, e riceve da questi una somma chiamata indennità di disponibilità.

Modello di contratto di somministrazione a tempo indeterminato

 

Agenzie per il lavoro

Per somministratore si intende quel soggetto che agisce da tramite tra l’utilizzatore (chi richiede la prestazione di lavoro) e il lavoratore (quello che la svolge). Di fatto il somministratore assume il lavoratore, e a fronte di una richiesta specifica dell’utilizzatore fa in modo di fare incontrare le due necessità.

Le Agenzie per il lavoro

All’interno dei nuovi contratti di somministrazione, i soggetti somministratori di lavoro sono le cosiddette Agenzie per il lavoro, che sostituiscono da qualche anno le agenzie interinali. I soggetti prettamente somministratori sono tuttavia solo alcuni tipi di Agenzia per il lavoro. Il somministratorePer essere autorizzate a svolgere le loro attività, le Agenzie per il lavoro devono contribuire al finanziamento del Fondo per la formazione e l’integrazione del reddito previsto dal D. Lgs. 276/2003. La contribuzione di ogni Agenzia deve essere proporzionata al livello di retribuzione del personale in somministrazione. Devono inoltre essere iscritte in un apposito albo delle Agenzie per il lavoro istituito presso il Ministero del Lavoro. All’interno di questo albo sono previste 5 sezioni, che diversificano le attività delle Agenzie per il lavoro, le prime due possono considerarsi soggetti somministratori a tutti gli effetti:

  • sezione I: agenzie di somministrazione di tipo generalista, cioè abilitate allo svolgimento di tutte le forme di somministrazione a tempo determinato e indeterminato;
  • sezione II: agenzie di somministrazione di lavoro di tipo specialista, cioè abilitate a svolgere esclusivamente una delle attività specifiche di somministrazione a tempo indeterminato;
  • sezione III: agenzie di intermediazione;
  • sezione IV: agenzie di ricerca e selezione del personale;
  • sezione V: agenzie di supporto alla ricollocazione professionale.

Le università pubbliche e private e le fondazioni universitarie possono operare come soggetti somminstratori anche se non iscritti all’albo. Alcuni soggetti pubblici sono invece soggetti a particolari facilitazioni per l’ottenimento dell’autorizzazione, come:

  • i Comuni – le Provincie
  • gli Istituti di scuola secondaria di secondo grado, pubblici o paritari
  • le Associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori più rappresentative, firmatarie del contratto collettivo nazionale
  • Enti Bilaterali
  • Ordine nazionale dei consulenti del lavoro

Contratto a tempo indeterminato

Il contratto a tempo indeterminato è quel tipo di contratto di lavoro subordinato con cui il lavoratore si impegna, a fronte del pagamento di una retribuzione, a prestare la propria attività lavorativa a favore del datore di lavoro, a tempo indeterminato, cioè senza vincolo di durata.

Caratteristiche di un contratto a tempo indeteterminato

Il contratto a tempo indeterminato deve essere redatto in forma scritta e contenere tutte le principali informazioni sul rapporto di lavoro, che troviamo in gran parte anche nel contratto a tempo determinato e nel contratto di apprendistato:

  • Le attività lavorative richieste al lavoratore;
  • Il livello e la qualifica attribuita al lavoratore;
  • La data di inizio del rapporto di lavoro;
  • L’eventuale durata del periodo di prova;
  • L’importo iniziale della retribuzione e i relativi elementi costitutivi
  • Il luogo e l’orario di lavoro;
  • I giorni di ferie e le ore di permesso;
  • I termini del preavviso in caso di recesso dal contratto a tempo indeterminato.

È possibile che il contratto individuale, per alcune informazioni, rimandi al CCNL (contratto collettivo nazionale) di riferimento. Consulta il nostro modello di contratto a tempo indeterminato per analizzare le parti di cui si compone.

Periodo di prova nel contratto a tempo indeterminato

Il periodo di prova, che serve ad entrambe le parti per valutare la convenienza del rapporto di lavoro, e la relativa durata sono normalmente stabiliti dai relativi contratti collettivi nazionali, entro la durata massima fissata dalla legge di sei mesi. Il lavoratore ha diritto anche nel periodo di prova di percepire una retribuzione non inferiore a quella prevista dal contratto collettivo di categoria.