La durata del contratto di locazione rappresenta una delle differenze principali tra i diversi tipi di contratto di locazione.
Normalmente la durata del contratto è un requisito insito nelle caratteristiche di ciascun tipo di contratto di locazione, infatti nel caso in cui non venga stabilito un limite preciso al momento della stipula del contratto di locazione, a seconda del tipo di immobile locato (ad uso civile o commerciale, ammobiliato o meno) si intende la durata minima di validità del contratto. Come detto, i termini sono già specificati all’interno del Codice Civile, a seconda che si tratti di contratto di locazione ad uso abitativo o di contratti di locazione commerciale.
Durata del contratto di locazione decisa tra le parti
Il locatore e il conduttore tuttavia possono autonomamente decidere un termine specifico al momento della stipula del contratto di locazione.
Se previsto dalle norme del Codice Civile, questo termine può essere “ordinario” o “straordinario”. Per termine straordinario si intende una locazione stipulata per più di nove anni. Ma esiste un limite anche per il termine straordinario? La legge stabilisce che qualsiasi contratto stipulato con un termine superiore ai trent’anni si intende automaticamente ridotto a tale durata. Possiamo quindi affermare che la durata del contratto di locazione ha un limite massimo di trent’anni. L’unica eccezione è ovviamente il contratto di locazione ad uso abitativo: la locazione di una casa può durare infatti non solo per l’intera vita dell’inquilino, ma fino a due anni dopo la sua morte.