Contratto di lavoro autonomo

Nel contratto di lavoro autonomo non esiste un vincolo di dipendenza del lavoratore.Chi presta un servizio è legato al datore di lavoro (in questo caso un committente) solo per quanto riguarda il risultato della prestazione. Il lavoratore autonomo è libero di scegliere i mezzi e il tempo necessari per raggiungere quel risultato. Per questo contratto di lavoro, il prestatore del servizio è tenuto a rispettare alcuni tipici obblighi del lavoratore autonomo, che sono differenti dagli obblighi del lavoratore vincolato da contratto subordinato.

Contratto di lavoro autonomo

La flessibilità di questo tipo di rapporto permette in alcuni casi di mascherare dietro una collaborazione autonoma un vero e proprio lavoro subordinato, con tanto di obblighi che il contratto subordinato prevede.
Per evitare questi abusi la Riforma Fornero è intervenuta semplificando la posizione del lavoratore che si trova nella necessità di dimostrare che la propria attività, svolta in regime di Partita Iva, è in realtà un vero e proprio lavoro di tipo subordinato. 

 Tipi di contratto di lavoro autonomo

I tipi di contratto di lavoro autonomo sono gli stessi dei contratti di lavoro parasubordinato, la differenza sta nelle modalità di realizzazione della prestazione del servizio da parte del lavoratore. Le varie tipologie di contratto autonomo sono quindi:

 

 

Obblighi del lavoratore autonomo

Il lavoratore autonomo, proprio in quanto tale, non è tenuto a osservare tutti gli obblighi a cui sono sottoposti i lavoratori subordinati. Ciò non comporta tuttavia una totale assenza di obblighi del lavoratore autonomo. Anche in presenza di un contratto di lavoro autonomo, il lavoratore è tenuto a rispettare una serie di doveri, specificati anch’essi nel Dlgs. 81/2008.

 L’art. 21 del Testo Unico sulla sicurezza (TU) spiega infatti che il lavoratore autonomo, al momento della prestazione di un servizio, e quindi al momento della firma del contratto di lavoro, è tenuto a:

  • Utilizzare attrezzature di lavoro conformi al Titolo III del TU;
  • Possedere e utilizzare DPI(o Dispositivi di Protezione Individuale)conformi al Titolo III del TU;
  • Procurarsi una tessera di riconoscimento corredata di fotografia se ci si trova a lavorare insieme a dipendenti di altre aziende.

 Nello stesso articolo si precisa che i lavoratori autonomi hanno facoltà di:

  • Beneficiare della sorveglianza sanitaria;
  • Partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Inoltre il lavoratore autonomo dovrà esibire all’impresa con cui collabora:

  • Iscrizione alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato;
  • Documentazione attestante la conformità alle disposizioni del Dlgs. 81/2008  relativa a macchine, attrezzature e opere provvisionali;
  •  Elenco dei DPI  in dotazione;
  •  Attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria;
  •  Documento unico di regolarità contributiva.